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Il peso ideale

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Lella · 13 Giugno 2014




“Il peso ideale è una invenzione teorica che ci ingabbia dentro un numero che non dice assolutamente niente di noi.”
«Testuali parole della Gustalavita. Ti rendi conto?» dice Lella con gli occhi spalancati mentre mi versa il succo di frutta.
Questa tipa comincia a piacermi, devo ammetterlo.
«Ha un passato da mangiatrice compulsiva. Poi ha letto un libro “Noi e il nostro grasso” e la sua vita è cambiata. Ha lavorato un po’ di anni in paesi via di sviluppo e queste esperienze le hanno aperto gli occhi e fatto capire che qui, tra i ricchi, lo spreco e l’abbondanza di cibo la fanno da padroni.
Vede» mi ha detto «secondo alcune tabelle io sarei in sovrappeso, ma con la mia storia di diete e recuperi, il mio peso attuale mi permette di fare una vita normale. Se io mi intestardissi a voler pesare otto chili di meno, come dice qui, non potrei mangiare quasi niente. Il fatto è che leghiamo al numero dei chili un concetto morale. Magro è bello ma è anche intelligente, sveglio, bravo, furbo e buono. Ma noi non siamo solo un peso. Insomma abbiamo diritto anche noi, come tutti gli altri, ad andare in pizzeria, mangiare un gelato, bere un bicchiere di vino. Una vita decente. Non è importante solo il risultato ma anche come ci si arriva.»



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