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Cosa ha detto la Gustalavita

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Dottoressa Gustalavita · 30 Luglio 2014


   



Ieri pomeriggio alle sei, io e Lella, siamo andate alla inaugurazione del negozio di oggetti per la casa di una nostra amica. Veramente belle cose, alcune un po’ costose, altre meno. Ho comprato una tazzina da caffè col piattino per G. Bella larga, così ci può mettere dentro il naso.
E’ il suo cruccio principale.
In mezzo a tutte quelle persone, ogni tanto senza farmi vedere, osservavo Lella. E’ stata veramente brava, ha bevuto un aperitivo analcolico e mangiato solo una pizzetta. Una volta, fino a qualche mese fa, avrebbe mangiato a quattro palmenti! Siamo state lì due orette poi siamo uscite dirette verso il ristorante giapponese.
Perdonatemi, ma amo il sushi, non posso farci niente.
Lella ha mangiato gli udon, una specie di spaghetti.




                      




Per un po’ abbiamo chiacchierato tranquillamente. Poi a un certo punto ero troppo curiosa di sapere cosa le aveva detto la Gustalavita di quella abbuffata mostruosa col gelato e gliel’ho chiesto. Insomma questa dottoressa deve essere veramente originale perché non le ha detto niente, le ha solo consigliato un libro da leggere, Intelligenza Emotiva di D. Goleman. Poi le ha fatto fare un racconto molto dettagliato dal giorno prima fino al momento del fattaccio. Mentre parlava con la dottoressa, a Lella, le tornava su quella vecchia rabbia e anche mentre lo raccontava a me cambiava espressione e tono di voce.
-
Ma non c’è il pericolo che ricordando quei momenti tristi perdi di nuovo il controllo?- le ho chiesto.
-
La Gustalavita dice che la soluzione non è non ricordare, che è impossibile, ma imparare a gestire le emozioni.- mi ha detto convinta.
-
Eh, si. E’ una parola!- ho risposto pensosa.
Lella prosegue e mi spiega che con l’aiuto della dottoressa ha ricostruito la dinamica dell’abbuffata.




                             



Certamente l’evento scatenante è stato ascoltare la telefonata della collega che le ha fatto riaffiorare i brutti ricordi della sua infanzia. Questo le ha provocato una instabilità emotiva di cui non era consapevole. Per tutto il giorno ha continuato a lavorare affrontando le solite seccature di cui è fatto il suo lavoro. Il giorno dopo, a tutto questo, si è aggiunta la preoccupazione per il congresso. Insomma, a fine giornata la caduta per terra con conseguente ginocchio gonfio più pulitura del pavimento, è stata proprio la ciliegina sulla torta.
La Gustalavita le ha detto -
Se le ricapita una cosa simile lei deve imparare a fare questo lavoro di ricostruzione degli eventi come ha fatto adesso con me, ma da sola.-
-
A cosa serve ricostruire gli eventi?- le ha chiesto, un po’ demoralizzata, Lella.
-
E’ importantissimo - ha risposto la dottoressa - perché lei deve riuscire a capire qual’ è il momento in cui scatta la perdita del controllo. E’ un momento preciso. E’ come se il suo cervello avesse un tasto OFF-ON. Lei deve imparare a intercettare il momento preciso in cui il suo pensiero passa da OFF a ON e riuscire a fermarsi prima. Se scatta l’interruttore e il suo cervello va in fase ON la perdita del controllo è inevitabile.-
-
Per esempio, cosa avrei dovuto fare quel pomeriggio, secondo lei?- le ha chiesto la mia amica.
-
Avrebbe dovuto sdraiarsi sul divano e rilassarsi un attimo.-
-
Ma dovevo mettere in congelatore il gelato!-
A quel punto la Gustalavita, dopo un breve silenzio, le ha chiesto -
Scusi, dove l’ha comprato il gelato?-
-
In Via Belletti, da quella coppia giovane. Sono bravi, lo fanno bene.-
-
Non c’è un parco coi giardini lì vicino?-
-
Si, ci sono i Giardini Degli Aceri.-
-
Prima di comprare il gelato poteva sedersi in una panchina, riposarsi un po’, guardare gli uccelli.-
-
Già… L’hanno sistemato da poco, le panchine sono anche comode.- ha risposto Lella.




                




Poi la dottoressa le ha dato dei compiti: prima di arrivare a casa, ogni giorno, deve trovare il modo e il momento di rilassarsi anche per pochi minuti. E’ una strategia per prevenire le abbuffate. Deve scriverlo sul quaderno dove, quando e cosa ha provato in quei momenti di tranquillità!
La guardo e dico -
Col senno di poi, sono tutti dottori! Vedrai che la prossima volta sarai più brava.-
-
Speriamo.- dice Lella un po’ triste.
-
Guardati indietro e pensa ai passi avanti che hai fatto in questi mesi.-
Lella mi guarda e dice con tono combattivo -
Hai ragione. Anche la Gustalavita me lo dice sempre.IMPARI A EVIDENZIARE I SUCCESSI!”-
-
Ha ragione da vendere! Anche io devo imparare.- ribatto io.










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