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Il gruppo di autostima è finito. Che tristezza!

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Autostima · 30 Maggio 2015





Lucciole!


Camminiamo sul lungo fiume in una bella serata di primavera. L’aria profuma di glicine, caprifoglio, lillà. C’è qualche lucciola. Si contano sulle dita di una mano, purtroppo. Lella mi racconta dell’ultimo incontro del gruppo. E’ un po’ triste per la fine di questo percorso che ha condiviso con i suoi compagni. Hanno fatto una cena in un ristorante e si sono salutati ovviamente con la promessa di rivedersi e risentirsi. Obbligatoriamente sono state versate un po’ di lacrime (compreso anche qualche maschietto) e poi baci, abbracci. Lella ha legato soprattutto con Maria un po’ perché sono più o meno coetanee e un po’ per le loro storie di vita che, per certi versi, si somigliano.
Adesso che farai? Riprenderai gli incontri con la Gustalavita?- le domando mentre, accovacciata, mi allaccio una scarpa.
No per adesso, no. Mi richiamerà lei dopo l’estate. -
E dopo riprenderete con i vostri appuntamenti? – le chiedo riprendendo a camminare.
Non credo. La Gustalavita dice che non ho più bisogno di lei. Ho imparato a gestire la mia alimentazione in maniera corretta, sono calata di peso, ho fatto il gruppo di autostima. Insomma sono a posto, diciamo. Però a settembre, quando ci rivedremo, ha detto che mi farà una sorpresa. Mah… quella donna una ne pensa e cento ne fa.
Camminiamo in silenzio per un po’. Poi incontriamo una coppia di amici con i figli. Sono tutti e quattro seduti su una panchina che mangiano il gelato. Ci sediamo un po’ anche noi con loro. Iniziamo a parlare un po’ delle prossime elezioni regionali, di politica, di lavoro.

Poco dopo però la coppia con i bambini ci saluta. Per loro, vincolati agli orari della figliolanza, si sta facendo tardi. Io e Lella riprendiamo la nostra passeggiata da sole. Sono taciturna. Lella mi racconta un fatto divertente, una volta tanto, successole sul lavoro. Rido in maniera un po’ spenta.
Lei mi guarda –
Cos’hai? – domanda apprensiva.
Ieri ho litigato con G. Ma proprio di brutto.
-
Perchè? -
-
Il motivo è sempre il solito: devo fare quello che vuole lui. Questa estate avevamo programmato di andare in Spagna, invece adesso che lui ha conosciuto gente che gira l’Europa in bicicletta vuole andare in Norvegia. E vuole che vada con lui. Ma la cosa che veramente mi fa imbestialire è che so già che la spunterà. Rinuncerò alla Spagna e mi beccherò la polmonite in Norvegia. -
Lella scoppia a ridere.
-
Non ridere per favore! Non c'è niente da ridere! -






La Pedrera-Barcellona





Norvegia


Proseguiamo in silenzio. –
Non ti ho mai visto così arrabbiata con lui…-
Si è vero. Forse tutti i tuoi racconti sull’autostima hanno rivoluzionato un po’ anche me.-
-
Era ora, sinceramente!-
Alzo la testa di scatto e le pianto addosso un paio di occhi infuocati.  
Non fraintendermi –mi spiega tranquilla- il tuo maritino è un’ottima persona e confesso che vi invidio un po’ per il vostro rapporto. Però ho sempre notato che tendi a mettere da parte i tuoi desideri per soddisfare i suoi.-
Non c’è niente da fare, ha ragione. Non so come ho fatto a non accorgermene fino adesso.
Prova a insistere - mi consiglia - a dirgli che è tanto che vuoi andare in Spagna. -
-
Gliel’ho detto. Si è infuriato ancora di più. Mi ha accusato di bloccarlo nei suoi progetti e bla-bla-bla. Credi a me, ormai è partito per la tangente! Andrà in Norvegia.-
-
E se per una volta faceste vacanze separate? Non sarà mica l’anticamera del divorzio per un rapporto profondo e solido come il vostro!-
La guardo e dico con convinzione –
Sai che mi attira veramente l’idea! – ma poi proseguo titubante- ma con chi ci vado in Spagna? Sai che non sono il tipo da andarci da sola.-
-
Con me. – dice con parecchio entusiasmo nella voce - Ci sono già stata anni fa, ma ci torno volentieri.-
Le salto addosso, l’abbraccio contentissima di questa soluzione intrigante e nuovissima per me.
Piano, piano…non rompermi che se no addio Spagna!-
Mi avvio verso casa, sola, ma con la testa piena di progetti e passo trionfante, quasi danzante!












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