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Nuovi orrizzonti!

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Lella · 29 Ottobre 2015






-Allora chi comincia? – dice Lella sedendosi - Io…Ho una grande novità!- esclamo- Tieniti forte, ho telefonato alla Mimeritodipiù!- Lella mi guarda incredula poi mi presenta la mano - Dammi il cinque!- Ridiamo e facciamo un gran fracasso, tutti si girano a guardarci. - E quando cominci?- -A gennaio. Purtroppo prima non è possibile. Adesso tocca a te, dimmi tutto.- Lella inizia a raccontare – La Gustalavita mi ha fatto una proposta interessante, ma non so se accettarla. Vuole che organizzi un gruppo di auto-aiuto sul peso. Ci vuole molto lavoro per mettere in piedi una roba del genere…- Lella ha preso una cioccolata calda, io, invece, un te coi biscottini. Mentre la ascolto e li intingo guardo un po’ lei e un po’ la tazza. – Ti sembrerà una cazzata - prosegue - ma la cosa che mi preoccupa di più è trascurare Mariù. Già è sola tutto il giorno, se sto via anche di sera, poverina, non mi vede mai.- Inghiotto il biscottino troppo in fretta che quasi mi strozzo e osservo - Non mi sembra una cazzata, lei è la tua famiglia. Non puoi portarla con te alle riunioni?- Non ci aveva pensato. Adesso è ancora dubbiosa ma quasi disposta ad accettare l’idea del nuovo progetto. –A parte questo – continua – è molto impegnativo. Bisogna trovare una sede, fare la pubblicità eccetera eccetera…-  Penso al mio ufficio e mi dico che ci sarebbe proprio bisogno di una cosa così. Siamo quasi tutte donne e, a parte me, le altre sono sempre a dieta. Ascolto i loro discorsi e mi sembra di sentire Lella prima che andasse dalla Gustalavita. Una volta non ci facevo caso perché dappertutto parlano di mangiare. Ora invece, anche se resto in silenzio, mi rendo conto che tutte queste teorie per il controllo del peso sono proprio fasulle. Penso con amarezza a quante energie (e soldi) spendono le mie colleghe per corrispondere a dei modelli estetici idioti e lontanissimi dalla vita di una donna normale. Inoltre credo che farebbe bene anche a Lella trasmettere quello che ha imparato in questi ultimi due anni. La renderebbe più forte e soddisfatta di sé. Decido di andare giù di brutto di violino. – Però solo tu che conosci bene il problema puoi fare una cosa del genere. Sarebbe bello se potessi aiutare altre donne a liberarsi di certe stronzate. Se decidi di farlo ti aiuto. Magari ti distribuisco un po’ di volantini, spargo la voce. - - Lo so… - dice pensosa. Ha un attimo di silenzio poi riprende con uno strano tono di voce. – Ho accettato l’invito a cena di Pietro. Ho fatto bene?- le prendo una mano – Certo che hai fatto bene!-





Lella mi pianta gli occhi addosso – Sono terrorizzata…- - Lo so, ma adesso sei diversa da prima. Sei più vigorosa, più bella, più potente!- Lei mi sorride. – Devo andare – dico alzandomi- G. mi prepara la cena stasera. Non posso arrivare in ritardo. - Anche lei si alza e prendendo la borsa mi chiede – Come va con lui?- - Ma non saprei, è cambiato qualcosa tra noi. Comunque meglio. E’ più affettuoso, meno dispotico. – poi cercando di fare l’indifferente - Quand’è questa cena?- - Sabato prossimo. - - Bene abbiamo il tempo per organizzarci. - Lei si blocca, mi guarda con gli occhi spalancati - Organizzarci per cosa? - - Per comprare qualcosa di nuovo. Non vorrai metterti uno dei tuoi soliti camiciotti!- - Ma…ma – balbetta – Nessun ma –faccio risoluta – ti aspetto domani davanti al duomo alle sei! – Lella strabuzza gli occhi ma  non dice niente.
Mentre scendo dall’auto mi arriva un suo SMS –
Non si può fare un po’ prima delle sei? Prevedo tempi lunghi…- Scoppio a ridere e le scrivo - Certo tesoro!-








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