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Facciamo un bel ripasso del diario alimentare!

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Gruppo cas · 25 Gennaio 2018







- Allora Rosita - dico una volta che tutte siamo sedute- facci vedere questa pagina di diario dove hai fatto dei gran disastri… -
Lei si alza e distribuisce a tutte una fotocopia della giornata incriminata poi legge. Ogni tanto si interrompe per soffiarsi il naso perché le viene da piangere.
-
Scusate sono una stupida, piango sempre!-
-
Ti blocco subito- dico intervenendo con impeto - la devi smettere di parlare così di te stessa! Te l’ho detto ancora è dannoso questo dialogo interno dove ci diciamo di tutto! Guardate che parlo per tutte in questo momento. Rosicchia poco per volta la pochissima autostima che, magari a fatica, ci siamo guadagnate.-
-
In fondo parliamo di noi e del perché siamo qui. E’ normale far qualche lacrimuccia…-
-
Appunto, hai proprio ragione Fulvia!-
-
Guardate che non ho scritto i nove pocket coffee. Mi vergognavo troppo di me stessa! Ho scritto però il disastro del dopo cena. Non ho messo i singoli alimenti e neanche il punteggio fame-sazietà perché mi stavo ingozzando talmente in fretta da non rendermi nemmeno conto di preciso di quello che ingoiavo! -
Iniziamo ad analizzare punto per punto la sua giornata nefasta. Scopriamo, da quello che ci racconta, che fino alle tre e mezzo del pomeriggio, tutto era filato liscio, come risulta da quello che ha scritto. Poi arriva la telefonata del cliente ignorante e lì c’è il patatrack.
-
Comunque è stata molto brava a evitare la pasticceria… - considera Guenda. Dentro di me non sono totalmente d’accordo con lei ma non dico niente per sfruttare a pieno l’effetto di rinforzo nei confronti di Rosita.
-
E dopo cena – domando curiosa – cosa ti ha fatto perdere il controllo di nuovo?-
-
Una cattiveria uscita dalla bocca di mia madre. A quel punto ho pensato tanto ormai!-
-
Ah… brava Rosita – esclamo suscitando il suo più ingenuo stupore - molto interessante questo! Il meccanismo del TANTO ORMAI è micidiale! Queste due paroline ci portano alla rovina perché invece di fermarci continuiamo a buttar giù robaccia.
Tutte concordano nel confermare che il TANTO ORMAI ha fregato tutte almeno una volta. Noto che ne sono molto colpite perché nessuna aveva mai realizzato prima d’ora il potere distruttivo di questo pensiero sbagliato.
-
Ma perché tengono quelle cose da mangiare in casa? I tuoi genitori non capiscono che non ti aiutano in questo modo?- le chiede Annamaria facendo percepire col tono della sua voce tutta la rabbia da cui è invasa.
-
Ma… cosa vuoi, sono vecchi… e la mia mamma fa la spesa a modo suo. E’ un discorso molto lungo e intricato questo.
Capisco che è meglio non andare oltre quindi propongo di passare a discutere il diario di Susanna che anche lei ha avuto le sue gatte da pelare.







Anche lei distribuisce le fotocopia della giornata di merda, come lei stessa l’ha definita, poi inizia a leggere.
-
Fino alle due non mi sembra tanto male…- dice Milena.
-
Infatti… Il disastro c'è stato dopo quando sono tornata dal colloquio con le insegnanti! Avrei tanta voglia di fare un bel discorsetto soprattutto a una delle maestre, ma mi trattengo per il bene di mio figlio.- sbotta Susanna.
Scoppiamo tutte a ridere. E’ troppo simpatica questa qui!
Osservo con attenzione per qualche minuto quello che ha scritto poi le domando –
Ma di queste cose che ti sei sbafata nel pomeriggio, il pacchetto di craker, la mela, i cioccolatini, di cosa avevi veramente voglia?-
-
Che domande… i cioccolatini ovviamente!-
Altra risata generale!
-
Allora guarda un’ altra volta punta direttamente a quelli cercando di scendere a compromessi con la tua rabbia e magari invece di tre ne mangi uno. Forse se lo mangiavi subito uno ti bastava e ti risparmiavi la mela e i craker. Ma soprattutto preparati davvero il discorsetto. Se vuoi ti aiutiamo noi una sera, lo prepariamo tutte insieme.
Resta zitta, visibilmente spiazzata, poi le scende una piccola lacrima.
-
Farò senz’altro come dici tu la prossima volta. Ma se mi aiutate a mettere al loro posto le maestre, una in particolare, sarebbe davvero splendido!
-
Ma tuo marito cosa ne pensa di questa cosa della scuola?- le chiede guardandola  Milena.
-
Per fortuna siamo della stessa opinione. Stiamo valutando se cambiare scuola o classe. Vedremo… -
-
Bene carissime... – dico cercando di concludere.
-
Un attimo…- mi interrompe saltando su Rosita come morsa dalla tarantola -  ho un dubbio, forse quello che hai detto a Susanna va bene anche per me? Va a finire che ho fatto male a resistere davanti alla pasticceria?-
-
Credo di si. Però devi provare. Ma in genere quando si è nel mezzo di una crisi resistere alle tentazioni peggiora le cose. Amplifica la frustrazione e quindi può scatenare un’abbuffata ritardata ma più devastante.-
-
Ma guarda un po’! – fa perplessa – Sei una grande c’ è poco da dire.-
E con questo usciamo. Chiudo tutto, esco.
Entro in macchina e aspetto qualche minuto a partire. Mi sento veramente stanca!









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