Vai ai contenuti

Autostima

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Autostima · 20 Marzo 2015




Facciamoci rispettare


Oggi andiamo a spasso. Lella è molto più allenata di me perché, col tapis roulant in casa, corre un po’ ogni sera. Io cerco di far finta di niente, ma tiro il fiato coi denti.
«Quella donna è un demonio!» mi dice Lella, sedendosi su una panchina, dopo un’oretta.
«Chi?»
«La Gustalavita.» mi risponde offrendomi un succo di frutta.
Io invece ho fame e mi preparo a mangiare un bel panino con la Nutella. Ne offro uno anche a lei.
«Ho messo poca nutella. Con una vaschetta di quelle piccole ho fatto tutte e due i panini.»
Lei lo prende e lo addenta contenta.
Continua con la bocca piena.
«Ovviamente nell’ultimo incontro è venuta fuori la storia della multa e della macedonia. Analizzando l’episodio ho individuato l’insieme di fattori che mi hanno portata a sbafarmi tutta la macedonia.»

«Bene! E quali sono?»


1. uscire stanca dal lavoro;

2. incontrare l’amica all'uscita dalla Coin. Le aveva fatto piacere perché non la vedeva da tempo, ma in realtà avrebbe voluto andare a casa a riposarsi;

3. atteggiamento indisponente del vigile (fattore su cui possiamo agire solo indirettamente, per esempio mostrandoci concilianti, anche se ci verrebbe da cambiargli i connotati).

«Ma cosa avresti potuto fare di diverso?»  
Lei si pulisce le mani sporche di nutella in un fazzoletto di carta poi prosegue «Avrei potuto darle un appuntamento telefonico e incontrarla in un’altra occasione con più calma. Avrei gustato di più la chiacchierata con lei e non sarei arrivata al parcheggio con i nervi a fior di pelle»
«Giusto!»
Penso a quante volte è successo a me.
«Dopo questa analisi la Gustalavita mi ha fatto fare un giochetto che sembra stupido, ma non lo è per niente. Mi ha fatto scrivere in un foglio dieci cose negative di se stessa. Poi dopo mi ha fatto fare la stessa cosa con gli aspetti positivi. Sono rimasta impressionata dal risultato. Mi trovavo moltissimi lati negativi e pochissimi positivi. A fatica, sforzandomi, sono riuscita a scriverne quattro.»
Si mette a ridere.
«E pensa che sono migliorata!»

«Voglio provare anch’io a farlo a casa.»
«Dopo mi ha parlato dell’assertività.»
«Che cos’è l’assertività?» domando «non ho mai sentito questa parola!»
«Male, molto male. Neanche io la conoscevo prima. L’assertività è la capacità di dire le proprie opinioni anche se sono diverse da quelle di chi ti circonda. Significa farsi rispettare senza danneggiare chi ci sta intorno.»  
Penso a quante volte, invece io ho subito la volontà degli altri, a cominciare dalla parrucchiera. Mi convinceva sempre a fare quello che voleva lei. Un bel giorno non ci sono andata più. Ho preferito così piuttosto che discutere con lei. Ma è stata una decisione sofferta, mi pareva di farle un torto.
«Mi ha consigliato di contattare una dottoressa, una psicologa che fa gruppi di autostima. Si chiama Mimeritodipiù.»
«Le hai già telefonato?» le chiedo togliendomi le scarpe per far riposare un po’ i piedi.
«Si ma la devo richiamare domani verso sera.»
Mi stiro un po’ al sole e mi viene da ridere mentre dico «Certo che le tue dottoresse hanno dei nomi proprio strani!»
Lella si mette a ridere forte. La guardo, divento seria di colpo.
«Potrei venire anch’io con te?»
«Non so, domani glielo chiedo, se vuoi.»
«Ma si dai, prova a chiedere…»






Torna ai contenuti