Vai ai contenuti

Arriva Celeste!

mangiopositivo
Pubblicato da Elisabetta Giovetti in Gruppo cas · 5 Ottobre 2016




Celeste




- Bene buonasera a tutte. – dico dopo aver chiuso la porta ed essermi seduta. – Saluto anche le nostre ospiti di stasera, Celeste e la Sig. Ada, che è la sua mamma e la dott. Gustalavita. Senza perdere tempo prezioso lascerei la parola alla dottoressa dopo di ché passerei alle presentazioni. Se tutte siamo d’accordo.-
La Gustalavita in poche e semplici parole spiega cos’è e come funziona l’auto-aiuto. Poi dice –
Carissime partecipanti, io resto per un altro quarto d’ora poi vi lascio nelle  mani di Lella. –poi rivolta a me – Se sei d’accordo farei presentare la Sig. Ada e Celeste.-
-
Certamente! Coraggio nuove arrivate vi ascoltiamo.- dico con un bel sorriso incoraggiante.
Inizia a parlare la Sig. Ada. Ho notato subito che la figlia cerca spesso il suo sguardo. La mamma di Celeste parla misurando con molta cura le parole e ha uno strano sorriso stereotipato incollato alla faccia. Forse si sente giudicata.
-
Buonasera ringrazio tutte per questa opportunità che viene offerta a Celeste. Spero che sia in grado di approfittarne. Imparerete a conoscerla è tanto buona ma a volte non è facile avere a che fare con lei!-
Parla sempre con questa stramba espressione che somiglia più a un ghigno che a qualcosa di accogliente. Mi è potentemente antipatica. Mi ricorda la mia mamma. Capisco che, poveraccia, non ne ha nessuna colpa, ma è così. Racconta dal suo punto di vista l’andamento della malattia della figlia. Si addolcisce un po’ quando dice che è stata un'insegnante a dirle che Celeste aveva qualcosa che non andava. Si scusa molte volte di questo, ripete come un mantra che deve badare ai genitori anziani e alla suocera che vive con loro.
Non nomina mai il marito.







A questo punto la Gustalavita interviene dicendo che vorrebbe ascoltare Celeste. La mamma tace.
La figlia le rivolge uno sguardo timido e inizia col dire –
Scusate stasera io preferirei ascoltare che parlare. Dico solo che credo che la mia storia somigli a quella di tante altre. Ho cominciato facendo una dieta che mi aveva passato un’ amica. Poi calando di peso ho cominciato a sentirmi sempre più forte e potente. A un certo punto però ho preso a non dormire più e a pensare sempre al mangiare. E’ andata avanti così fino a quando la prof di ginnastica mi ha parlato. Dopo quello ho cominciato il trattamento ospedaliero con uno psicologo, un medicoe una nutrizionista che mi diceva cosa mangiare.-
La Gustalavita le domanda –
Quanto sei calata Celeste?-
-
Sedici chili. Sono arrivata a pesare trentotto chili.-
-
Quanto sei alta?- le chiede poi con un sorriso.
-
Un metro e sessantotto. Adesso però ne peso quarantadue.-
-
E come ti senti Celeste?-
Interviene la mamma –
Oh… molto meglio! Vero Celeste? In casa è molto più tranquilla e mangia, come mangia! Mangia più di me!-
-
Per forza mamma! Tu non mangi niente… sei sempre a dieta!-
-
Ecco – sbotta questa guardandosi intorno in cerca di conforto – vedete come fa? Non è che non mangio niente cerco di tenermi in forma, tutto qua! Non voglio ridurmi come mia madre, ma mangio. Eccome se mangio!- Dice le ultime parole quasi urlando.
-
Certo, certo signora Ada. E fa bene a voler mantenersi in forma e in salute. – cerco di salvare la situazione perché la donna sembra sul punto di cedere, addirittura di piangere. Noto che le altre partecipanti sono un po’ impressionate da quello che sta succedendo. La Gustalavita mi sorride e senza farsi vedere, mi alza il pollice come per dirmi brava. Poi le acque si calmano, torna una certa serenità.








Celeste va avanti – Adesso sto attraversando una fase altalenante. Ho dei giorni buoni e altri orribili. Non sono contenta fino in fondo di questo nuovo corpo. A volte mi sembra esagerato.-
-
In che senso Celeste? Troppo formoso o troppo magro? -
-
Troppo femminile. Non lo sento mio ancora. -
La madre la guarda sbarrando gli occhi ma non  interviene.
Continuo dicendo  -
Bene adesso però stasera avremmo dovuto ascoltare Fulvia che doveva parlarci dei cambiamenti che ha fatto da quando frequenta il gruppo ma ormai è un po’ tardi. Scusaci Fulvia se continuiamo a rimandare…-
Fulvia risponde con dolcezza guardando la nuova arrivata –
Nessun problema. Tanto ho scritto tutto. Adesso vorrei solo dire a Celeste benvenuta con un bell’ applauso da parte di tutte.-
-
Bravissima Fulvia!-
Tutte, compresa la Gustalavita che é ancora con noi, battiamo le mani con entusiasmo. La Sig. Ada ha una strana faccia, forse la voleva lei la ovazione generale. La figlia, invece, si guarda intorno perplessa ma visibilmente contenta.
E’ fatta!







Forza Celeste siamo tutte con te!






Torna ai contenuti